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Oggi Aperto
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Dichiarazione sostitutiva di certificazione (autocertificazione)
E' il documento sottoscritto dal cittadino con il quale dichiara stati, fatti e qualità personali contenuti in certificati o atti depositati presso una Pubblica Amministrazione. Non necessita né di autentica della firma né di documento d'identità. La Pubblica Amministrazione ha l'obbligo di accettarlo, riservandosi la possibilità di controllo e verifica in caso di ragionevoli dubbi sulla veridicità del contenuto.
Si può autocertificare:
Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà
E' il documento sottoscritto dal cittadino con il quale dichiara stati, fatti e qualità personali a sua conoscenza. Tale documento va presentato corredato dalla carta d'identità o sottoscritto dinanzi al funzionario incaricato a ricevere l'istanza.
La dichiarazione che il dichiarante rende può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi a soggetti appartenenti alla propria famiglia di cui egli abbia diretta conoscenza: in tal caso la firma deve essere autenticata.
Sottoscrizione, autentica della firma e imposte di bollo
Per le autocertificazioni è sufficiente la sottoscrizione dell'interessato.
L'autentica della firma delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà è necessaria solo nel caso in cui siano indirizzate a privati e può essere eseguita dai seguenti pubblici ufficiali: notai, cancellieri, segretari comunali e funzionari incaricati dai sindaci, anche di Comuni diversi da quello di residenza.
L'autentica della firma è soggetta ad imposta di bollo, tranne nei casi in cui il cittadino comprovi che l'uso dell'atto è esente, per legge, dall'imposta.
Le autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà sono utilizzabili nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni cioè tutte le Amministrazioni dello Stato, gli Istituti e le Stato e di ogni ordine e grado, le Istituzioni Universitarie, le Aziende e le Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità Montane, le ALER, le Camere di Commercio e qualsiasi altro Ente di diritto pubblico.
Sono inoltre utilizzabili nei rapporti con imprese private esercenti servizi di pubblica necessità e di pubblica utilità (Gestori di Pubblici Servizi: Poste, ENEL, Telecom, Aziende del Gas, ecc.).
Le autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà possono essere utilizzate nei rapporti fra privati solo a discrezione degli stessi.
Importante ricordare
Il pubblico ufficiale o il funzionario che non ammette tale dichiarazioni, nonostante vi siano i presupposti per accoglierle, incorre nelle sanzioni previste dal Codice Penale e rischia una punizione per omissioni o rifiuto di atti d'ufficio.
La Pubblica Amministrazione ed i Gestori di Pubblici Servizi non possono chiedere i certificati direttamente ai cittadini, bensì devono accettare le loro autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive di notorietà.
Le Pubbliche Amministrazioni sono comunque tenute a rilasciare i certificati richiesti dal cittadino anche se questi possono essere autocertificati.
Dichiarazioni non veritiere
Anche se la Pubblica Amministrazione può accertare la veridicità di quanto dichiarato dal cittadino, le norme, semplificando l'azione amministrativa, tendono a creare tra Pubblica Amministrazione ed il cittadino rapporti di fiducia e collaborazione.
Peraltro, dichiarazioni non veritiere, sono punite ai sensi del Codice Penale e delle Leggi in materia.